Abbasso le politiche di rigore! l'unico modo di ricominciare a crescere è quello di aumentare il DEFICIT. ma i paesi forti dell'Europa non ce lo permetteranno MAI, allora l'unico modo di sopravvivere per noi e per tutto gli altri paesi considerati economicamente deboli è tornare a una MONETA NAZIONALE!

sabato 27 aprile 2013

Lettera aperta a SHAUBLE.

Mio Caro Shauble,
ma si può sapere cosa vi fumate nelle segrete stanze del Bundestag, tu e Anghela, per continuare a insistere sulla necessità di applicare a tutti questo RIGORE ad oltranza, che ormai piace solo alla Germania?


Ma chi ve lo deve dire ancora che è stata un'idea demenziale. Il Fondo Monetario Internazionale è tornato sulle sue posizioni iniziali dopo che un esimio studioso Blanchard ed al suo studio, assieme a Daniel Leigh, hanno dimostrato il moltiplicatore usato dall'F.M.I. tra austerità imposta e decrescita del PIL di un paese è molto più alto di quanto non prevedesse il modello econometrico dell'F.M.I., incrementando misure di austerità il Pil decresce non dello 0,5, ma dell'1,5, quindi il Pil decresce molto di più di quanto non credevano gli esperti del Fondo. Che le cose siano andate peggio di quello che credevano, si è visto chiaramente, se poi ci sia stata anche un pò di mala fede questo non lo sapremo mai. Inoltre un'affermazione di Blanchard e del suo studio la riporto com'era perché sembra tagliata su misura per noi: “Per esempio, un aumento degli spread potrebbe anche essere il risultato di una crescita inferiore a quella attesa e anche causa di minore crescita. In tal caso, una crescita economica inferiore a causa dell’austerità potrebbe generare un aumento degli spread, e tali aumenti di spread potrebbero, a loro volta, ridurre ulteriormente la crescita del PIL”. (A seguire l'articolo di riferimento http://www.formiche.net/2013/01/07/blanchard-sconfessa-alesina-giavazzi/)

Perfino la Commissione Europea si è ammorbidita negli ultimi giorni, infatti anche Olli Rehn ha dichiarato che è ora di allentare le politiche di rigore e dare più tempo ai paesi in affanno, probabilmente dopo aver scoperto che lo studio su cui avevano basato la teoria che se il debito andava oltre un certo livello, bloccava la crescita (oltre il 90%, da capire poi perché nei trattati internazionali si siano fermati al 60% massimo di debito pubblico producibile) era una teoria SBAGLIATA, infatti la mancata selezione di alcune caselle del foglio Excel, hanno ribaltato completamente il risultato. Inserendo queste caselle nel computo la correlazione tra debito e crescita non è più così certa, (http://www.linkiesta.it/debito-pil-soglia).
Ormai siete rimasti solo voi, tu e Anghela, a difendere la tesi che se si tira la cinghia si ricomincia a crescere, Keynes si starà rivoltando nella tomba!

E neppure capite che vi state danneggiando da soli. La borsa di Francoforte da un pò di giorni è bassa, e questo può dipendere dall'immissione di liquidità effettuata dal Giappone per rifinanziasi (perché loro lo sanno che per crescere ci vogliono soldi), ma il quasi declassamento di Moody's, quello non si può giustificare con una causa di tipo monetario.
Ma siccome lo avete anche capito che la festa sta per finire e vi saltano i nervi a Berlino, tanto che abbandonando il solito aplomb, tu stesso ti sei lasciato sfuggire una tiritera contro il nostro Presidente incaricato Letta, che ha avuto l'ardire di inserire nel suo futuro programma di governo la rinegoziazione dei patti con voialtri...pensa che ingrato! E magari lo avete anche sponsorizzato come successore di Mariuccio nostro, che adesso ha paura pure a uscire di casa tante antipatie si è attirato per fare diligentemente "i compiti a casa" che gli erano stati dati da voi.
Comunque state tranquilli, tu e Anghela, che noi quì possiamo strillare finché non ci si consumano le tonsille, gli Italiani l'uscita dall'euro non la vogliono sentire neppure nominare, perché sarebbe una tragedia... inondazioni, omicidi a catena, carriole di soldi...insomma l'apocalisse! E allora che fare? Io ho aperto un blog e chissà che qualcosa non riesco a muoverla!

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