Abbasso le politiche di rigore! l'unico modo di ricominciare a crescere è quello di aumentare il DEFICIT. ma i paesi forti dell'Europa non ce lo permetteranno MAI, allora l'unico modo di sopravvivere per noi e per tutto gli altri paesi considerati economicamente deboli è tornare a una MONETA NAZIONALE!

martedì 21 gennaio 2014

L'apoteosi della follia del Governo Letta: abolizione del contante nel pagamento delle locazioni.

Ringraziamo il Governo Letta per l'ultima botta di genio in materia di affitti: la legge di stabilità 2014, la legge n. 147 del 2013, ha previsto il divieto del pagamento in contanti dei canoni di locazione dal 1 gennaio 2014. da questa data si dovranno usare strumenti tracciabili, intendendo per tali assegni, bonifici, pagamenti con carte di credito, vaglia postali. Il divieto riguarda i canoni di locazione abitativa, ossia la residenza abituale, turistica, studentesca e anche gli affitti stagionali, mentre è escluso per negozi, uffici, capannoni, box e affitti di edilizia residenziale pubblica, per cui rimane in vigore il limite del contante a €. 999,99.
Questo fa presumere che si consideri men rischiose in termini di evasione fiscale la locazione residenziale che quella ad uso ufficio, e questo è tutto da dimostrare.
La sanzione prevista, oltre a quella pecuniaria, che non manca mai, è quella di non avere più diritto ai benefici fiscali previsti connessi agli affitti. Quindi se uno studente universitario, per esempio non dimostra che ha pagato l'affitto con un mezzo tracciabile, non gli sarà permesso di avere i vantaggi fiscali di detrazione per la locazione.
Questo sistema come al solito sfavorisce gli onesti, infatti se hai un contratto di locazione registrato non ti puoi esimere dal pagare le imposte, anche se i redditi derivanti da contratti di locazione di non sono effettivamente percepiti, perlomeno fino alla conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore. Per cui se un contratto di locazione lo registri all'Agenzia delle Entrate devi comunque versare il corrispettivo fiscale, finché non dimostri di non essere stato pagato, mentre se non hai registrato il contratto di locazione, nulla potrà dimostrare che stai percependo un affitto e quindi potrai continuare a farti pagare in contanti, per tutto il tempo che vorrai senza sentirti costretto a dichiarare alcunché. Se invece hai un contratto con una cifra inferiore alla reale entità della locazione potrai continuare a farti dare la differenza in nero. Allora a cosa serve la tracciabilità? Non impedisce il pagamento in contanti se il contratto è in nero e il pagamento in contanti parziale se è una locazione ridotta. mentre chi ha un contratto già regolarmente registrato sarà costretto a far aprire un conto corrente ai propri inquilini, qualsiasi sia l'entità della locazione, anche solo per €. 50. Indovinate chi ne trarrà vantaggio?
Alla fine questo espediente favorirà il nero invece di combatterlo perché molti inquilini preferiranno evitare un contratto regolare pur di non dover aprire un conto corrente bancario, con estrema felicità dei proprietari di immobili scorretti.
Abbiamo cominciato con i pensionati, ora anche gli affittuari, quale sarà la prossima categoria costretta a piegarsi alla voracità del settore bancario italiano?

domenica 12 gennaio 2014

Per chi...in Germania si vive meglio!

La riforma del lavoro alla tedesca, molti la considerano la soluzione a tutti i mali del mondo, ma il MINI JOBS è ben lungi dall'essere una soluzione e sta portando il paese sulla soglia della povertà.


La verità sulla riforma del lavoro TEDESCA from Euroscettici on Vimeo.

Uno studio di  Paul De Grauwe e  Yuemei Ji  hanno messo in evidenza un dato sconcertante, il 20% più ricco dei tedeschi ha una ricchezza 149 maggiore del 20% più povero, mentre noi italiani, e con noi gli altri Pigs, stiamo intorno a 10. La redistribuzione della ricchezza è a livello di terzo mondo (L'Europa dei finti poveri e dei falsi ricchi. ed anche Ma i tedeschi sono davvero meno ricchi di Spagnoli, Italiani e Greci?)

Inoltre la situazione non sarà facilmente migliorabile in considerazione del fatto che uno studio compiuto da due esperti della Fondazione Bertelsmann, Jeremie Felix Gagne' e Robert Vehrkamp, insieme ad Armin Schaefer, dell'Istituto Max-Planck per la Ricerca sociale di Colonia, rivela che in Germania votano solo i benestanti.  "Chi e' disoccupato e ha pochi soldi, al momento delle elezioni rimane a casa", constata la Sueddeutsche, sottolineando che i risultati dello studio "fanno paura".
Per cui si presume che le decisioni politiche che seguiranno non saranno certo prese a favore delle classi sociali meno abbienti (Germania: allarme per elezioni, nel Paese votano solo benestanti - AGI)



Un caro amico, che di recente è andato a vivere a Berlino, mi dice che ormai gli unici lavori che si trovano in giro sono MINI JOBS. Molte abitazioni vengono acquistate da stranieri facoltosi, attratti dai bassi prezzi del "mattone" in Germania. Risultato è che il prezzo delle abitazioni si sta alzando e tra poco i Berlinesi non saranno più in grado di comprare case nella loro città perché i loro redditi diventeranno troppo bassi anche solo per un affitto...e questo accade a chi decide di fare politica economica rivolta solo a fare SURPLUS nei conti con l'estero, abbattendo i salari per rendere competitiva la produzione Tedesca e facilitare l'export a discapito della domanda interna. L'anticamera della povertà!

Aggiornamento dell'ultimo minuto: ascoltate cosa si dice in questa trasmissione....(dal minuto 16:38):